Il vento della melodia

Pubblicato da Centro Pathos il

Il motivo più semplice per cui la maggior parte delle persone ascolta musica è perché suscita emozioni.
In tal senso può provocare gioia, rabbia, sollievo, appagamento, puro godimento estetico, riconoscendola come vera e propria fonte di benessere e piacevolezza.
Sei d’accordo con questo?
Durante le nostre giornate, quante volte capita, anche involontariamente di ascoltare melodie alla tv, alla radio, su uno smartphone, che stimolano la nostra attenzione, riuscendo a percepire quasi un vero e proprio cambiamento del nostro umore. Beh.. non è fantasia.
Alcune ricerche scientifiche condotte in ambito ospedaliero attestano come, sebbene ci siano ampie variazioni nelle preferenze individuali, la musica globamente sembri esercitare effetti fisiologici diretti attraverso il sistema nervoso autonomo, riducendo efficacemente l’ansia e aumentando il senso di confort e benessere anche in pazienti in unità di terapia intensiva o che ricevono cure palliative.
Ad oggi si parla più nel dettaglio di musicoterapia, una metodologia che interviene nella cura di svariate condizioni sintomatologiche, da cui ne consegue un vero e proprio cambiamento di sintomi psicopatologici come la depressione, affiancandosi ad una maturazione nei termini di autovalutazione, qualità del sonno, immunità morale e prontezza dei pazienti.
Qualcuno direbbe:
“Noi siamo chimica, nel corpo e nella psiche” e la musica, attraverso le sue peculiari vibrazioni,
può essere artefice della mutazione di nostri squilibri, agendo sulla nostra salute psicofisica.
Che aspetti?
Accendi la radio e lasciati cullare dalle tue melodie preferite.
Non potranno che farti del bene.

Centro Pathos ringrazia la collaboratrice Dorothy per la stesura dell’articolo.


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